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Soluzioni di riciclaggio Promeco per rifiuti e scarti industriali

Articolo tratto dalla rivista Industrial Technology numero 2 - 2022

Promeco è stata fondata nel settembre 1996, quando il Trattato di Maastricht ha posto la tutela dell'ambiente tra gli obiettivi fondamentali della Comunità Europea.


La sua missione principale è sempre stata quella di sviluppare proposte efficienti ed efficaci per lo smaltimento dei rifiuti e degli scarti industriali, in modo da trasformarli in risorse.


Promeco ha quindi sviluppato soluzioni impiantistiche per il riciclaggio, in termini di fornitura di singole macchine o di impianti “chiavi in mano”.

Da allora l'attività di ricerca e sviluppo è cresciuta costantemente e, grazie a una forte propensione all'autoanalisi, all'interazione con fornitori e clienti e, soprattutto, grazie alle competenze di uno staff storicizzato, affiatato e altamente competente, Promeco ha costantemente incrementato la propria offerta con soluzioni personalizzate e altamente tecnologiche.


L'organizzazione di Promeco è semplice e organica, in modo da potersi adattare prontamente al dinamismo del mercato in cui opera. Ciò contrasta con il rapporto che l'azienda intrattiene con i suoi stakeholder, ovvero clienti, fornitori, dipendenti e partecipanti, con i quali la relazione si basa sulla fiducia reciproca in un'ottica di lungo periodo.


La governance si basa sui valori fondamentali dell'azienda, rappresentati da trasparenza, fiducia, integrità e innovazione.

La strategia di Promeco orienta la propria attenzione verso tutti i soggetti coinvolti nell'attività dell'azienda, che sono considerati una risorsa principale per la stessa. In base a questo principio, viene promosso un ambiente di lavoro altamente inclusivo e privo di discriminazioni, nella consapevolezza che la diversità e l'inclusione, insieme a criteri meritocratici e alla formazione costante, sono i presupposti per il successo di qualsiasi impresa in termini di redditività e sostenibilità complessiva.


È in questi termini che Promeco offre ai propri clienti soluzioni tecnologiche e di profitto efficaci, supportandoli nel raggiungimento dei propri obiettivi per un risultato efficace, efficiente, equo e sostenibile:


passione, competenza, ricerca tecnologica all'insegna della sostenibilità e dell'economia circolare con il profitto del cliente.


SOLUZIONI PROMECO PER SOSTENERE LA TRANSIZIONE ECOLOGICA


Numerose sono le soluzioni impiantistiche offerte, che si possono trovare in sintesi sul sito web dell'azienda (www.promeco.it)


Nel settore delle materie plastiche, accanto ai più tradizionali impianti di riciclo della plastica, soprattutto di rifiuti plastici misti ed eterogenei post-consumo di primario interesse spicca l'impianto Promeco Chemical Recycling, che consente di produrre da rifiuti plastici misti, oggi difficilmente riciclabili con il comune riciclo meccanico, materie prime idrocarburiche/nafta, cioè sostanze che l'industria chimica può riutilizzare per ricreare nuove materie plastiche con conseguente risparmio di risorse fossili. Si tratta in sostanza di un processo che potrebbe essere considerato l'anello mancante per il riciclo a 360 gradi della plastica.


La soluzione, sviluppata ormai da 10 anni da Promeco (con impianti venduti a Singapore), si basa sulla convinzione che la plastica, presupponendo il suo riciclo e riutilizzo, non sia un materiale da demonizzare.


Interessanti anche la linea di impianti per il riciclo delle reti da pesca con referenze a Lubiana, in Slovenia, e una terza linea di prossima consegna a un innovativo gruppo italiano.


Mentre tra le ultime soluzioni ecosostenibili nel settore dei polimeri va citato l'impianto di lavaggio/pulizia delle materie plastiche “a secco”, progettato per azzerare il consumo di acqua, abbassare i costi di investimento e di manutenzione: una soluzione assolutamente eco-compatibile per la produzione di granuli per lo stampaggio a iniezione e il processo di deodorazione in grado di rimuovere le molecole che causano odori di cui i pellet sono profondamente impregnati.


L'impegno di Promeco nella riduzione della CO2 è esemplificato in modo più esplicito dalla linea di impianti per la produzione di fibra di legno.


linea di impianti per la produzione di fibra di legno, un materiale innovativo a km 0 che può essere utilizzato in sostituzione della torba nella produzione di terricci. La torba, sebbene in Italia ci sia un netto ritardo nel registrare questo impegno per la tutela dell'ambiente, è ormai vietata in Europa.


Al momento l'interesse è molto alto a livello internazionale sicuramente anche grazie alle agevolazioni del PNRR. In Italia, inoltre, si stanno aggiungendo sgravi per la soluzione dii technology 4.0.


Promeco ha pubblicato nella sezione News del suo sito un report molto tecnico ed esaustivo che è di primario supporto per comprendere i vantaggi tecnologici e di conseguenza per richiedere gli incentivi. Si tratta di un'analisi completa sulle qualità del materiale ecosostenibile prodotto dall'impianto Promeco (fibra di legno/fibra di legno) e ne analizza le differenze con la torba, in quanto materiale tradizionale, e le finalità di sostenibilità e di reale tutela ambientale.

Oltre a significative emissioni di CO2, l'estrazione della torba comporta la perdita della biodiversità delle torbiere e la distruzione degli ecosistemi: si tratta di habitat naturali formatisi nel corso dei millenni in cui vivono specie animali e vegetali rare e minacciate. La comunità scientifica internazionale ha già deciso di intervenire concretamente sulla struttura dei processi produttivi e sui criteri di consumo dei Paesi occidentali e di quelli con economie emergenti, prima che i cambiamenti climatici già in atto diventino auto-perpetuanti, quindi inarrestabili e sempre più' minacciosi.

Il 5-10% della CO2 prodotta dall'uomo proviene dall'estrazione della torba, calcolata in 300.000 tonnellate di CO2 all'anno. (da: Jardin Suisse, Scheda informativa 2012, Arau, Svizzera).


Lo studio pubblicato da Promeco dimostra che la sostituzione del 50% della torba attualmente utilizzata con fibra di legno consentirebbe di risparmiare sulle emissioni di gas climalteranti. I calcoli, effettuati sulla base dei fattori stabiliti nel rapporto (e riportati nella tabella qui pubblicata) stimano un impatto inferiore (emissioni evitate/risparmiate) di circa mezzo milione di tonnellate di CO2e (CO2e:: equivalenti di anidride carbonica. Misura la quantità di riscaldamento globale fornita da un particolare gas serra in funzione della quantità o della concentrazione di anidride carbonica) nel caso di sostituzione del 50% della torba con fibra di legno e fino a circa un milione di tonnellate di CO2e nel caso di sostituzione totale (rispettivamente pari alle emissioni prodotte da circa 25.000 e 50.000 automobili che percorrono ciascuna una distanza di 100.000 chilometri).


A completare il riciclo delle fibre di nuova concezione è l'impianto per la produzione di dry pulper dal cartone riciclato, con tre stabilimenti negli Stati Uniti. Si tratta di una soluzione tecnologica altamente redditizia, in quanto è l'unica che consente di esportare il cartone riciclato in Cina, dove il fabbisogno è tale da incentivare l'importazione di dry pulper come materia prima secondaria.


Nell'ambito delle energie alternative, ovvero della valorizzazione energetica degli scarti agricoli e animali, vale la pena di citare il processo Promeco, volto a ottimizzare il pretrattamento dei rifiuti.


Promeco, che mira a ottimizzare il pretrattamento nella digestione anaerobica. Validi riferimenti operativi sono in Germania, dove l'impianto E.ON produce biogas dalla valorizzazione degli scarti del luppolo, e in Inghilterra, dove GMT Biogas valorizza paglia e letame bovino.


La strategia sostenibile di Promeco mira, nel lungo periodo, a contribuire


alla decarbonizzazione,


alla crescita delle fonti rinnovabili,


alla protezione dell'ambiente,


all'innovazione tecnologica,


alla ricerca e allo sviluppo,


alla digitalizzazione e alla tecnologia 4.0


con l'intento di valorizzare il proprio territorio con progetti di sostegno locale.


Le soluzioni di Promeco sono soluzioni che consentono la diversificazione delle fonti energetiche e garantiscono una crescita sostenibile.


Pienamente consapevole dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delineati nell'agenda 2030 delle Nazioni Unite e delle direttive europee sul Green Deal, Promeco si proietta nel futuro coniugando la propria attività di sviluppo di soluzioni di riciclo ad alta tecnologia con un personale programma di sviluppo sostenibile all'insegna dell'economia circolare per raggiungere la sostenibilità in termini di consumo e produzione.


FOTO A CORREDO DELL'ARTICOLO


Riciclaggio chimico Promeco


dettaglio matrice per LDPR (...)


(0986): dettaglio Bioestrusore ® dell'impianto di produzione di fibre di legno di Promeco


(Promeco oriz.) Dettaglio linea di pretrattamento delle plastiche Promeco



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